An endless trans – Studio n.1 “Lola Negra”, di Elio Castellana.
An endless trans è un progetto che parte dal concetto di “trans” per esplorarne tutte le accezioni non solo legate al genere e alla sessualità ma anche alla generale dimensione di spostamento e attraversamento di confine che il termine implica. Al centro del progetto rimane il confronto con la diversità che deriva da ogni attraversamento di confine. Protagonista del progetto è una trans conosciuta nel panorama underground romano come “Lola Kola”. A lei è stato chiesto di posare per una serie di lavori fotografici di cui “Lola Negra” è la prima tappa.
Questo studio, come tutto il progetto nella sua globalità, indaga l’attraversamento di una linea di confine. Questa transizione però viene però messa in atto sul corpo, inteso sia come corpo fisico che come storia di un corpo, di una persona che già è alle prese con un passaggio. Si tratta dunque di una sovrapposizione di transizioni che possono dare un riverbero inedito ai concetti stessi di identità e diversità.
La transizione allude sempre a un passaggio verso qualcosa di diverso e dunque, An endless trans, nella sua prima fase, parte proprio da una delle questioni più antiche della diversità: il razzismo. Lola Negra gioca dunque sulla rappresentazione stereotipica dei neri afro-americani, così come venivano utilizzati nei primi film sonori dall’industria cinematografica americana. Film come The jazz singer, o Via col vento, sono esemplari di come i neri fossero utilizzati sempre con toni parodistici e intenti derisori.
Il lavoro qui presentato indaga similitudini, divergenze e slittamenti di significato fra
un’emarginazione storicamente drammatica come quella dei neri americani e l’emarginazione che la paura di ogni trasformazione ha sempre suscitato nelle società occidentali. Anche la “diversità” di orientamenti sessuali o d’identità di genere ha creato un disagio, un malessere, che si è palesato nel tempo sia con semplici atteggiamenti di derisione sia con episodi di vera e propria violenza.
Testimone di tutto questo è Lola Kola che riveste la propria persona di trucchi e acconciature
dichiaratamente posticce per rivivere sulla propria pelle il senso di un percorso di allontanamento dalle regole del gioco. Rinunciando alla sua identità per rivestire quella di uno stereotipo, Lola Kola, così come viene ritratta in “Lola Negra”, ci fa riflettere col suo sguardo a volte disfatto, a volte fiero, a volte smarrito nella ricerca di sé, sul prezzo della propria libertà e sul valore del rispetto per la diversità, sia essa una diversità di genere, di razza, di religione o una semplice diversità fra individui.
An endless trans allude infine al processo di trasformazione sempre presente più in generale
in ogni processo creativo: l’arte trasforma una cosa in un’altra. Non si tratta però solo della
trasformazione di una forma, di una materia o del travestimento di una persona: è in gioco anche una trasformazione di idee e di pregiudizi. La trasformazione della società.
Elio Castellana (Brindisi, 1971)
Artista visivo, indaga le ambiguità di rapporto fra reale e finzionale con opere che vanno dalla fotografia, al video, all’installazione, alla performance.
La storia dell’artista, per anni corpo e mente creativa del gruppo teatrale Accademia degli Artefatti, lo ha portato a utilizzare simulazione, rappresentazione e sostituzione come mezzi concettuali per indagare le strutture sotterranee dei rapporti sociali e i paradossi di senso che permeano la contemporaneità. Realizza installazioni, performance, opere teatrali, ospitate in sedi di rilievo come Palazzo delle Esposizioni (Roma), Teatro Franco Parenti (Milano), Istituto Svizzero di cultura (Roma), Teatro India (Roma), Accademia di Ungheria (Roma – in collaborazione con Luigi Ontani).
Ha realizzato diverse opere video per Sky Cinema
http://occhirossifestival.org/2012/09/occhirossi-partecipa-a-weird/